Sito Ufficiale di JAKAR – Laboratorio di Management dell’Artrite Reumatoide

In Italia la prevalenza dell’Artrite Reumatoide è stimata in circa 0,5% della popolazione. La patologia interessa prevalentemente le donne con un rapporto di 3 a 1 sugli uomini, con un picco di incidenza nella quinta decade di vita, benché siano disponibili evidenze di un esordio anche più precoce e tardivo della malattia. L’attuale trattamento dell’AR comprende l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei, farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARDs), come il metotrexato, e farmaci biologici che hanno come obiettivo i mediatori cellulari e solubili coinvolti nella patogenesi dell’AR (Artrite Reumatoide).

Da alcuni anni sono entrati nella disponibilità del medico e dei pazienti farmaci caratterizzati da un profilo di efficacia e di sicurezza molto elevato, tanto da aumentare le possibilità di migliorare la percentuale di remissione della patologia. Questi ultimi farmaci agiscono direttamente sugli enzimi JAK1 e JAK2 JAK3, modulando il segnale trasdotto dal recettore delle citochine JAK-dipendenti.

Le citochine JAK-dipendenti sono implicate nella patogenesi di diverse patologie infiammatorie e autoimmuni e ciò comporta che gli inibitori di JAK possano essere utili nel trattamento di un’ampia gamma di condizioni infiammatorie. Molteplici studi ne dimostrano l’efficacia nel controllo dell’attività di malattia, con particolare riferimento all’Artrite Reumatoide, nella riduzione dei sintomi dolore, astenia e rigidità articolare.

Il progetto si propone di trasferire ai partecipanti, elementi di conoscenze e competenze sia teoriche che pratiche. Saranno affrontati i temi delle malattie reumatologiche più diffuse e gli aspetti relativi alla pratica clinica. In particolare sarà focalizzata l’attenzione dei relatori e dei partecipanti su alcuni focus specifici, relativamente all’eziopatogenesi, la predittività, la diagnostica e la terapia.

Una particolare riflessione sarà stimolata relativamente all’opportunità di privilegiare i temi dell’efficacia terapeutica, sui sintomi e sulla malattia, quello della retention rate, intesa come aderenza alla terapia, e il profilo di sicurezza dei trattamenti.

La visione del paziente secondo la prospettiva di percezione della malattia

«Uno degli aspetti più invalidanti della malattia è rappresentato dal dolore, un sintomo invisibile e difficile da accettare, ma che spesso è tra i principali fattori che impediscono anche le più semplici azioni quotidiane» (Antonella Celano- Presidente APMARR – Associazione Persone con Malattie Reumatologiche e Rare)

La visione del clinico, secondo la prospettiva di efficacia dei trattamenti

«Gli studi clinici indicano la possibilità che questa classe di farmaci (JAK inhibitors) rappresenti un’ulteriore opzione terapeutica per i pazienti con artrite reumatoide che non rispondono ai farmaci convenzionali. Il meccanismo d’azione, assolutamente unico, la semplicità di somministrazione rispetto agli attuali farmaci di seconda linea e il profilo di sicurezza ed efficacia, che emerge dai trials clinici fino ad ora condotti, offrono nuove prospettive terapeutiche compreso un aumento della quota di pazienti che possono raggiungere la remissione della malattia »

(Prof. Roberto Caporali – Direttore Dipartimento di Reumatologia e Scienze Mediche – Gaetano Pini – Milano)